Nessun nuovo ingresso in società. Almeno per ora. L’Acr Messina-,si legge su Gazzetta del Sud- rimane così com’è. Ieri un nuovo contatto tra i dirigenti e il gruppo Siracusano, interessato al progetto giallorosso. La trattativa non è andata a buon fine. «Dispiace – ha detto il presidente Lello Manfredi – perchè un aiuto, soprattutto da persone serie come quelle che il gruppo Siracusano rappresenta, sarebbe stato ben accetto e ci avrebbe consentito di concludere la stagione con più serenità. L’offerta ad oggi è stata giudicata dalla società non adeguata ai propri investimenti e troppo condizionata da clausole ritenute assolutamente inaccettabili. Sicuramente se il gruppo avesse voluto concretamente la società non avremmo avuto alcuna esitazione a trasferirla alla cifra simbolica di un euro».
La notizia di ieri è che la società ha presentato, dopo Adrano, un nuovo ricorso – stavolta contro la Nissa – per la presunta posizione irregolare, causa tesseramento, del giocatore Angelo D’Angelo. Così come per Tindaro Calabrese dell’Adrano, il club giallorosso contesta lo svincolo dal Vittoria calcio. «Abbiamo depositato il ricorso – aggiunge Manfredi – e sportivamente ci dispiace perchè la Nissa è una società con la quale abbiamo ottimi rapporti e perchè i nostri tifosi sono da anni gemellati con quelli nisseni. Ma io ho il dovere di tutelare gli interessi della nostra società e pertanto quando il nostro segretario (Pino Fichera, ndr) ci ha fatto notare la presunta irregolarità non abbiamo potuto far altro che intervenire presentando il ricorso».