LA MAFIA “TRAINA” L’ECONOMIA DEL PAESE: FATTURATO DA 140 MLD DI EURO

 

La mafia si conferma ”il piu’ grande agente economico del paese in grado di muovere un fatturato che si aggira intorno ai 140 miliardi di euro con un utile superiore ai cento miliardi”. E’ quanto emerge dal rapporto di Sos Impresa, ‘Le mani della criminalita’ sulle imprese’, che sottolinea: ”Mafia spa e’ la prima banca d’Italia, con 65 miliardi di euro di liquidita”’.

DA BAR A NEGOZI FATTURATO SFIORA 100 MLD – Dai bar ai ristoranti, dai negozi ai mercati e ai venditori ambulanti, fino agli alberghi, sono sempre di più le imprese commerciali colpite dalla criminalità organizzata. “Il solo ramo commerciale della criminalità mafiosa e non, che incide direttamente sul mondo dell’impresa – secondo il rapporto di Sos Impresa – sfiora i cento miliardi di euro, pari a circa il 7% del pil nazionale”.

NEL COMMERCIO QUASI UN REATO AL MINUTO – Bar, ristoranti, negozi, alberghi, e tutte le imprese del commercio “subiscono 1300 reati al giorno, praticamente 50 ogni ora, quasi un reato al minuto”. E’ quanto mette in evidenza il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, presentando il rapporto di Sos Impresa. “Sono oltre un milione – aggiunge Venturi – gli imprenditori vittime di un qualche reato, ovvero un quinto degli attivi”. Il rapporto di Sos Impresa, ‘Le mani della criminalita’ sulle imprese.

CON MANI SU ORTOFRUTTA TRIPLICATI PREZZI  – I prezzi della frutta e verdura triplicano (+200 per cento) dal campo alla tavola anche per effetto delle infiltrazioni della malavita nelle attività di autotrasporto, messe in luce da recenti operazioni delle forze dell’ordine. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la lievitazione dei prezzi è uno degli effetti della presenza della criminalità organizzata nel settore alimentare in un Paese come l’Italia dove oltre l’86 per centro dei trasporti commerciali avviene su gomma e la logistica incide per quasi un terzo sui costi di frutta e verdura. Il volume d’affari delle agromafie, ovvero delle attività della criminalità organizzata nel solo settore agroalimentare, ammonta oggi – sottolinea la Coldiretti – a 12,5 miliardi di euro (il 5,6 per cento dell’intero business criminale). Le imprese agricole e i consumatori – precisa la Coldiretti – subiscono l’impatto devastante delle strozzature di filiera su cui si insinua un sistema di distribuzione e trasporto gonfiato e alterato troppo spesso da insopportabili fenomeni di criminalità che danneggiano tutti gli operatori. L’effetto è un crollo dei prezzi pagati agli imprenditori agricoli, che in molti casi non arrivano a coprire i costi di produzione, e un ricarico anomalo dei prezzi al consumo che raggiungono livelli tali da determinare una contenimento degli acquisti in un Paese come l’Italia che ha la leadership europea in quantità e qualità nell’offerta di ortofrutta. (ANSA)

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