“Il mio primo atto parlamentare del 2012 è un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere un immediato intervento rispetto al disastro sanitario e ambientale del comprensorio del Mela (ME) e per garantire la tutela dei cittadini. La pressione di una sequenza impressionante di impianti industriali sulle diverse matrici ambientali è la causa principale della tragica situazione sanitaria che riguarda questi territori”.
Lo annuncia l’europarlamentare di IdV Sonia Alfano attraverso il suo blog. Come la stessa Alfano spiega, l’OMS, il Dipartimento Epidemiologico della Regione e diversi centri universitari hanno certificato per tali zone livelli di mortalità e di morbosità straordinari, preoccupanti e in crescita. La stessa Regione Sicilia nel 2002 dichiarava il comprensorio del Mela quale “area a elevato rischio di crisi ambientale”. Il successivo decreto regionale del 5 settembre 2006 predisponeva un piano di risanamento della qualità dell’aria nell’ambito del piano di risanamento dell’area. La stessa Commissione Europea – cui oggi Sonia Alfano lancia il proprio appello – acclarava l’inaccettabile situazione di tale territorio aprendo diverse procedure di infrazione che richiamavano la necessità di un piano di azione e di un costante monitoraggio dei livelli di inquinamento esistenti.
“Ad oggi, purtroppo – avverte l’eurodeputata, che ha presentato l’interrogazione con la collaborazione dell’A.d.a.s.c. di Milazzo e del suo presidente Peppe Maimone, di recente destinatario di pesanti intimidazioni – il piano di risanamento per il comprensorio del Mela rimane inattuato e il sistema di monitoraggio in questa zona ad elevato rischio ambientale è inesistente, come dimostrato dalla ultima relazione dell’ARPA Sicilia, secondo la quale le centraline esistenti in quella zona sono inattive già da inizio 2010 e, ad ogni modo, risultano obsolete e inadeguate a monitorare una situazione ambientale complessa e critica come quella della Valle del Mela”.