La nuova tempesta sul calcio italiano si abbatte in prossimita’ delle feste di fine anno con impietosa ferocia giusto per rinfrescare il concetto della sporcizia che infanga chissa’ da quanti anni lo sport piu’ popolare del mondo. Tanto popolare che riesce ad attirare sulla strada del male anche soggetti e paesi che con lo sport niente hanno a che vedere. Criminali incalliti che approfittando della miseria originale di tanti interpreti diretti ( i calciatori) e l’indifferenza di societa’ che pensano solo ai risultati e ai possibili miliardari introiti attraverso le forme piu’ ciniche e illecite,si immergono in questo grande mare di melma per delinquere e buggerare milioni di ingenui e passionali tifosi che vivono di fede verso l’attrezzo rotondo a spicchi.
Le storielle di questi tempi ci regalano amaro stupore e sentimenti di schifo verso questo mondo.
Ma e’ un mondo questo imbattibile quasi quanto le peggiori mafie. Esiste da sempre. Ha messo alle sbarre giocatori celebrati e no negli anni precedenti senza possibilita’ di eliminare il proselitismo della truffa dietro tante partite di calcio per cui la domenica i poveretti tifosi si giocano le emozioni, le rivalse sociali, i sogni e ora anche i soldi del loro lavoro.
Il meccanismo delle scommesse ,inventato e inserito come fatto culturale in Inghilterra, voleva sostituire in maniera regolamentata l’antico TOTONERO ( mercato delle partite truccate gestito dalla criminalita’ fin dagli anni 60-70. L’effetto ottenuto, specie in paesi predisposti all’imbroglio ( e non siamo i soli)è stato colpevolmente peggiore della causa. Si è riusciti a legalizzare il MALE e quindi i suoi interpreti vecchi e nuovi.
Il tentativo della legalizzazione controllata dal coni e dallo stato e’ finito a Puttane. Per i tecnici dell’imbroglio è stato facile e prevedibile ,nell’era dell’informatizzazione, ritrovarsi a delinquere truffando lontano dal paese di competenza. Basta affidarsi alle organizzazioni criminali dei paesi dell’est o addirittura viaggiare in internet verso l’asia e il tampone salta.
Il primo e unico problema per i criminali e’ assicurarsi un risultato finale con certezza attraverso la mediazione di miserabili calciatori e il guadagno è certo.
Si muove e si ricicla cosi’ tutto il denaro sporco con la facilita’ di ladri da supermercato.
Perche’,direte,occorre rivolgersi alla delinquenza di altri paesi per elaborare il crimine?
Semplice. Fra le formule tampone da noi c’è il limite di scommessa di denaro sulle partite e poi il giocatore ,poveretto, preferisce associare piu’ partite in una stessa bolletta, le cosidette triple ,quadruple ecc. che si moltiplicano fra loro e in caso di vincita fanno somma consistente.
Troppo complicato il sistema per i malfattori. Occorre puntare solo sul risultato e se poi è quello esatto tanto meglio. Ma per fare questo devi trovare il sito illegale di un paese del mondo che ti consente di giocare senza limiti di investimento ,anche milioni di euro su una sola partita o su un solo risultato.
Si capisce che a questo punto basta tingere di sporco denaro uno o piu’ calciatori di una squadra per indirizzare una partita verso l’obiettivo finale.
Oggettivamente, messa cosi’, la grande truffa sembrerebbe anche un giochino da polli, specie per i cultori del crimine . Quello che indigna e richiama al vomito è la semplicita’ di ragazzi che lavorando e guadagnando molto divertendosi preferiscono meritarsi anche la lurida medaglia di traditori, truffatori, delinquenti e data la loro popolarita’ giocarsi in una volta tutto quello che gli e’ stato regalato dalla sorte.
E magari qualcuno di loro viene proposto in maniera significativa, a pagamento, come testimonial di nobili iniziative sociali.
E diceva TOTO’: “ E IO PAGO” !!!!!!!
(CICCIO MANZO)