Oltre al danno la beffa. Sì, perché i lavoratori della mensa universitaria gestita dall’E.R.S.U. oltre ad essere in sciopero da tre giorni perché rischiano di perdere il posto di lavoro, sono anche stati denunciati proprio per la protesta che stavano cercando di mettere in atto. Cercavano di non far arrivare i cestini con il cibo per gli studenti, che, come loro stessi dicono, non hanno colpa, ma da che mondo è mondo, una protesta, se ben fatta, deve crea disagio. Non sono arrabbiati i lavoratori, sono incazzati.
Lo si sente nel tono di voce di chi urla che lo stanno buttando in mezzo ad una strada, lo si legge negli occhi di chi, anche se con tono pacato,ci spiega cosa sta succedendo.
“Alcuni di noi sono morti di infarto per le pressioni che stavano subendo” ci dicono, “eravamo 45, adesso siamo una ventina e ne vogliono licenziare altri, come si fa a lavorare così?”. Poco dopo, uno di loro, porta una piccola busta di plastica bianca, un piattino con del formaggio ( ben sotto la grammatura minima), del prosciutto cotto, una mela e due panini; questo il lauto pasto fatto arrivare agli studenti in questi giorni di sciopero.
Studenti che erano li a manifestare con i lavoratori della mensa: “ paghiamo le tasse, eppure i servizi che dovrebbero essere di nostro diritto, non ci sono”. (SIRO BIZZI)
