ATM, MENSILITA’ FERME A SETTEMBRE: PROCLAMATO LO SCIOPERO

 

All’Atm il futuro appare sempre più incerto. “L’unica sicurezza è il mancato pagamento dello stipendio di ottobre scaduto già da due settimane”, sottolinea la Fit Cisl che ha proclamato uno sciopero di 4 ore dei lavoratori per il 16 dicembre.

“Dopo l’incontro in Prefettura dello scorso 9 novembre – spiega Michele Barresi, responsabile del dipartimento mobilità della Fit Cisl Messina – è stata pagata solo la mensilità di settembre mentre manca ancora  all’appello quella di ottobre. Speravamo si concretizzassero le buone intenzioni manifestate dall’azienda e dall’amministrazione in sede prefettizia circa il  reperimento delle risorse necessarie al pagamento della mensilità di ottobre, da ottenere in conto adeguamento del contratto collettivo di lavoro, circa 2 milioni di euro, ma come ormai consuetudine la controparte si è dimostrata inaffidabile”.

Nuvole sempre più minacciose si addensano sul futuro prossimo dell’Atm e temiamo che nuovi grandi disagi attendano i lavoratori. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la delibera di Giunta per la transazione con Alstom che riversa per intero il debito sull’azienda affossando ogni possibilità di pagamento delle spettanze pregresse ai lavoratori e facendo presagire ulteriori difficoltà per i mesi di novembre e dicembre.

“La storia si ripete – continua Barresi – e ci sfugge quale sia l’ambigua logica delle scelte di questa amministrazione  che si comporta con l’Atm  come il conte Ugolino che si nutriva dei propri figli nell’egoistica speranza di assicurare a se stesso la sopravvivenza.”

La Fit Cisl rilancia il tema della gestione del nuovo multipiano di Villa Dante che, secondo la Fit, in una città “normale” rappresenterebbe per l’azienda che gestisce la mobilità urbana una nuova opportunità economica e di garanzia occupazionale.

“A scanso di equivoci derivanti da strani rumors che circolano in questi giorni in città – sottolinea Barresi –  riteniamo che l’amministrazione comunale non possa che affidare  la gestione della struttura a totale pertinenza  dell’Atm  come primo tassello di un’auspicabile riassetto della mobilità urbana cittadina che veda l’Atm,  perno futuro della gestione dei servizi e delle aree di sosta, accelerando al contempo i necessari processi di riassetto complessivo societario da troppo tempo ormai rimasti sospesi”. 

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