Più di 15000 le firme a sostegno dell’ospedale Piemonte, tra queste anche quella del primo cittadino Giuseppe Buzzanca. La conferenza stampa convocata da Cisl e Uil è servita per illustrare le motivazione dell’assemblea cittadina che si terrà il 18 novembre alle 17:00 a Villa Contino. I sindacati hanno denunciato il mancato rispetto degli impegni presi da parte dell’Assessorato regionale alla Salute, durante la scorsa assemblea cittadina.
“L’Ospedale Piemonte a causa dei mancati finanziamenti, rimane un’opera incompiuta con gravissimi danni all’utenza di Messina”.
Il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese ha detto: “ l’ospedale Piemonte rappresenta un paradosso, perché è un punto importantissimo in caso di emergenza-urgenza di protezione civile. Dobbiamo attendere un evento che ci faccia ricordare come questo sia un plesso di ricovero in caso di calamità naturale? Come Cisl insistiamo, protestiamo e mobilitiamo la cittadinanza per due motivi: il Piemonte è un polo ospedaliero importante, al centro città e deve continuare a dare proprio servizio; gli impegni vanno mantenuti, bisogna ristrutturare, rifunzionalizzare e fare tornare il Piemonte come ospedale dell’emergenza-urgenza con i 121 posti su cui tutti si sono impegnati. La politica deve fare la propria parte altrimenti domani sarà troppo tardi”.
Il segretario della Uil di Messina Costantino Amato ha aggiunto: “la nostra preoccupazione è che stia passando nel dimenticatoio. Non possiamo accettare che la politica non mantenga impegni che ha preso. La mobilitazione messa in campo serve come verifica di quanto non fatto e richiesta di interventi a tutela dell’ospedale”.
“Noi medici siamo stanchi – hanno affermato i segretari di Cisl Medici e Uil Medici, Gianplacido De Luca e Mario Capitanio – se non abbiamo assistito a casi di malasanità è stato solo per spirito di sacrificio. Il Pronto Soccorso continua a funzionare come se questo fosse un ospedale dell’emergenza-urgenza”.
La parola è stata presa anche da Buzzanca che dopo aver firmato la petizione ha difeso a spada tratta l’ospedale Piemonte: “Ci sono dati incontrovertibili – ha detto il primo cittadino – un codice rosso deve essere soddisfatto entro 20 minuti, altrimenti il paziente perde la vita. Questa struttura, al centro della città, ha salvato molte vite e chi non si rende conto che la sanità non può essere gestita come la coltivazione delle patate vuol dire che vuole fare due più due. Abbiamo convenuto, tutti, di tenere il Piemonte con più di 120 posti per non declassare l’ospedale. Quelle promesse non sono state mantenute e la città deve reagire, lo fa attraverso il proprio sindaco e lo fa con i cittadini perché raccogliere più di 15000 firme significa che la città non vuole farsi calpestare. Non possiamo non gridare allo scandalo perché la qualità della sanità a Messina è affidata alla professionalità dei colleghi medici, che sono in trincea, e non certamente alle strutture per le quali siamo lontani dagli standard non dell’Europa, ma dell’Africa”. (SIRO BIZZI)
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