“Non fa tanto scalpore la data ufficializzata dalla Fiat per la fine della produzione a Termini Imerese quanto il fatto che c’è ancora incertezza sulle soluzioni per lo stabilimento e i lavoratori”, questa la dichiarazione del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso sulla decisione definitiva di chiusura del polo FIAT di Termini Imerese.
Ai circa 2200 dipendenti restano solo 5 giorni di lavoro, poi un lungo periodo di cassaintegrazione fino al 31 dicembre.
Dr Motor, capofila delle imprese coinvolte nel progetto di riconversione della fabbrica e che si occupa di dell’assemblaggio di vetture a basso costo, sembra voler assorbire una parte dei dipendenti che fino a oggi hanno lavorato con Fiat e che non hanno ancora maturato i contributi per godere di uno scivolo pensionistico. Aggiunge la Camusso: “Non c’è dubbio che la chiusura della Fiat è una di quelle scelte che avranno ripercussioni sull’economia della Sicilia”. (SIRIO)