Venti persone sono state iscritte nel registro degli indagati della Procura di Messina, nell’ambito dell’indagine sull’alluvione del 2009 in cui morirono 37 persone. Si tratta di sindaci, assessori comunali, provinciali e regionali, dirigenti locali e regionali e funzionari della Protezione Civile. Le ipotesi di reato contestate sono di disastro colposo e omicidio colposo plurimo.
Al centro delle indagini i presunti ritardi nei soccorsi e i mancati interventi di messa in sicurezza dopo le alluvioni degli anni precedenti.
Tra gli indagati il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, il sindaco di Scaletta Mario Briguglio e l’ex commissario straordinario de comune di Messina, Gaspare Sinatra.
Avvisi sono stati recapitati anche all’ex dirigente generale della protezione civile regionale Salvatore Cocina, al dirigente generale dell’assessorato regionale ambiente Giovanni Arnone, dell’architetto Giovanni Garufi, ai geologi Alberto Pistorio, Giuseppe Rago, Salvatore Cotone e Giovanni Randazzo, agli ingegneri Felice Grasso e Carmelo Antonino Melato, al dirigente Tiziana Lucchesi e Antonino Savoca, Agatino Manganaro, e a Francesco Triolo, Salvatore di Blasi e Stefano Bello.
Numerose le perizie e rilievi ambientali che costituiscono l’inchiesta, coordinata dal procuratore Guido Lo Forte e dai sostituti Adriana Sciglio e Stefano Ammendola.