Restyling a Palazzo Zanca, dove è stato presentato l’avvio delle operazioni preliminari e propedeutiche al futuro restauro del dipinto murale staccato dal refettorio del Convento di S. Maria del Gesù Inferiore, raffigurante “L’ultima Cena” (1617), opera del messinese Alonzo Rodriquez (1578-1648), uno dei massimi interpreti della pittura caravaggesca in Sicilia.
L’avvio delle operazioni fa seguito al sopralluogo che a luglio scorso la storica dell’arte, Daila Radeglia, e la restauratrice di dipinti murali, Emanuela Ozino Caligaris, Anna Maria Marinelli e Carla Zaccheo, ed Elisabetta Giani, fisico per il monitoraggio ambientale, studiose dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, hanno effettuato a palazzo Zanca ed al protocollo d’intesa che il sindaco Buzzanca ha sottoscritto con la direttrice dell’ISCR, arch. Gisella Capponi, per organizzare un cantiere di progetto alla scopo di valutare lo stato di conservazione del dipinto, progettare le modalità di intervento e quantificare la tempistica. Le due esperte dell’ISCR, Radeglia e Provinciali, dovranno ora operare saggi sull’affresco per valutare i futuri restauri e le necessità finanziarie per restituire l’opera all’antico splendore. Per questa fase preliminare al restauro sono stati di supporto all’Amministrazione comunale la New Stage di Nino Scimone, per il ponteggio; l’hotel Il Giardino delle Palme, per l’ospitalità al personale ISCR; e la Magika Edizioni per la documentazione fotografica.
Nel corso dell’incontro stampa, presente la responsabile dell’Unità Operativa 12 della Soprintendenza di Messina, dott. Grazia Musolino, ed a cui ha partecipato l’esperta per la valorizzazione dei beni storico-artistici ed iconografici comunali, Giovanna Famà, sono stati evidenziati gli interventi che saranno effettuati per la durata di due settimane, per la successiva fase di restauro sulla grandiosa opera del pittore messinese.
Il dipinto che fu scoperto sotto una scialbatura, durante un restauro condotto nel 1840 da Letterio Subba, durante l’ultima edizione della notte della cultura, fu “raccontato” dalla studiosa ed ex direttrice del Museo regionale, Francesca Campagna Cicala.
L’affresco dopo il primo restauro, fu trasportato su tela durante un secondo intervento, effettuato nel 1951 dai tecnici dell’allora Istituto Centrale di Restauro, che oggi ha acquisito la denominazione di Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, essendo stato istituito con Decreto del Presidente della Repubblica del 26 novembre 2007. L’ISCR, organo tecnico dotato di autonomia speciale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è specializzato nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio culturale.