Buzzanca era a Palazzo, ma non è entrato in Aula. La sua assenza è pesata sul consiglio comunale aperto in seduta straordinaria, che ha visto la partecipazione di soli due esponenti della deputazione messinese l’on. Nino Beninati e l’on. Francantonio Genovese. A rappresentare l’amministrazione comunale l’assessore Melino Capone e l’assessore Gianfranco Scoglio, che ha sottolineato l’assenza ingiustificata dei messinesi con incarichi parlamentari, ribadendo che “non è Ciucci il nostro interlocutore, ma il governo regionale e nazionale”. In effetti neanche il commissario straordinario per le opere propedeutiche e funzionali del Ponte sullo Stretto, Pietro Ciucci, ha avuto la sensibilità di rispondere all’invito e con una nota trasmessa ai consiglieri comunali, ha motivato la sua assenza, riconfermando che “nel precedente incontro del 23 settembre aveva avuto modo di esaminare ed approfondire le tematiche oggetto dell’odierno incontro. In quella occasione – ha ricordato – si era discusso sulle richieste di modifica all’Atto Integrativo dell’Accordo di Programma avanzate dal comune di Messina, da ultimo con nota del 1 settembre 2011”.
Un consiglio comunale per certi versi “rassegnato”, che prima di iniziare i lavori ha espresso in maniera unanime “piena ed incondizionata solidarietà alle popolazioni di Toscana e Liguria, che in questi giorni sono state colpite dall’alluvione, manifestando il più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime”. Nel documento è stato inoltre denunciato “l’atteggiamento del Governo nazionale, che ha usato e continua ad usare due pesi e due misure per eventi che rivestono, purtroppo, la stessa identica drammaticità; ha censurato la scelta politica di tutti i deputati nazionali che continuano ad appoggiare il Governo e li ha invitati a ritirare la fiducia finora accordata all’Esecutivo Berlusconi, dimostrando senso di appartenenza nei confronti della città di Messina”. L’atto richiede poi che “l’Amministrazione intervenga con decisione nei confronti del Governo nazionale e regionale, affinché la città ottenga i fondi necessari per la messa in sicurezza del proprio territorio e sia trattata con l’attenzione ed il rispetto dovuti”.
A prendere la parola in aula anche il Presidente della Provincia Nanni Ricevuto, che ha definito “una particolare circostanza” il risultato del voto alla Camera a favore dell’emendamento presentato dall’Idv, “perché non significa che il Ponte non si faccia”. Ricevuto non ha mancato poi di fare una battuta sull’opposizione “familiare” al ponte (la cognata del presidente della provincia, infatti, non manca mai ad un corteo contro l’attraversamento stabile), cercando così di ribadire che in questo momento è necessario un “punto di congiungimento di posizioni articolate, e la convocazione della conferenza dei servizi è un segno di questa volontà politica”.
Di tutt’altro avviso l’on. Francantonio Genovese, che “senza banalizzare ne dissacrare” ha posto l’attenzione sull’accordo di programma integrativo e sulla necessità di chiudere la Stretto di Messina che, come denunciato in sede parlamentare, in questi ultimi 40 anni ha catalizzato e sperperato grossi capitali pubblici.
Sull’operato di Ciucci si è espresso negativamente anche l’on. Nino Beninati. Pur ribadendo il suo “si al Ponte”, il deputato regionale del Pdl ha definito “passerella” l’operato del commissario straordinario, che ha sempre dato “risposte evasive” fin dal 2004, quando lo stesso Beninati, allora assessore, aveva richiesto all’Assemblea Regionale che venisse bloccata l’approvazione del progetto preliminare del Ponte. “Ora basta – ha detto Beninati – quest’opera così com’è non è gradita. E bisogna trovare i soldi per non perdere le infrastrutture che sono necessarie più del ponte stesso”. “Ho sentito parlare di pianificazione – ha concluso Beninati – inviterei il consiglio a depositare con urgenza le linee guida e la delibera del nuovo Piano Regolatore Generale”.