“Il Ministro Matteoli dovrebbe spiegarci se considera che il Parlamento sia un intralcio, un luogo a rischio incidenti, quando l’Esecutivo si impegna su atti dei gruppi parlamentari che vengono approvati, come le mozioni dell’opposizione sul trasporto pubblico votate oggi alla Camera. Ci sembra una posizione alquanto insolita visto che poi, su altri provvedimenti, si ricorre sistematicamente al voto di fiducia strozzando spesso un dibattito parlamentare fatto nell’interesse dei cittadini”. Lo afferma il deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, replicando alle parole del Ministro Matteoli secondo il quale oggi alla Camera si è verificato un incidente parlamentare sull’approvazione delle mozioni per il Trasporto pubblico locale.
Matteoli ha infatti dichiarato alle agenzie che “il viceministro Misiti, nel dare il parere a nome del Governo, ha proposto una riformulazione della mozione dell’Italia dei Valori che di fatto escludesse la possibilità di ricorrere a fondi della società Stretto di Messina spa. La riformulazione non è stata accolta e tuttavia si è lasciata al governo la discrezionalità di trovare tali fondi da varie fonti. Pertanto è da escludere categoricamente che il Governo possa scegliere di non realizzare il Ponte sullo Stretto. Quindi la posizione del Governo è netta e quella personale dell’onorevole Misiti ancora di più. Pertanto la comunicazione data non corrisponde assolutamente alla posizione politica del viceministro Misiti”.
“Evidentemente il viceministro Misiti – ha fatto sapere il responsabile delle Infrastrutture, se è vero quanto è stato riferito, ha espresso un parere a titolo personale, che non corrisponde a quanto pensa il Governo nè tantomeno il sottoscritto”. In sostanza un altro «incidente parlamentare». Il progetto del ponte «va avanti».
“Se il Governo frequentasse di più le aule del Parlamento si renderebbe conto che spesso, da tutti i gruppi parlamentari, arrivano proposte – aggiunge Meta – che per lo meno andrebbero prese in considerazione per risolvere problemi gravissimi come il taglio delle risorse alle Regioni per il trasporto pubblico locale. Oggi il Governo si è impegnato, se vale ancora qualcosa, a recuperare il miliardo e mezzo di euro per il Tpl attingendo dall’extragettito dell’asta per le frequenze e dai fondi per il Ponte sullo Stretto di Messina. Si tratta di due soluzioni praticabili per scongiurare un dramma, quello dei tagli al trasporto pubblico – conclude Meta – che lo stesso Ministro Matteoli aveva riconosciuto essere il principale problema del Governo la settimana scorsa”.