Stava per cadere in uno degli inganni più utilizzati per truffare gli “ingenui” del web. Una donna di Milazzo aveva infatti ricevuto un traveller cheques falso che avrebbe dovuto accreditare ad un indirizzo prestabilito, guadagnando sulla commissione.
A salvare l’imprudente “navigatrice” i militari della Guardia di Finanza, a cui la stessa si è rivolta quando ha capito che qualcosa non funzionava, raccontando di aver risposto ad un’offerta di lavoro tramite email, e di aver poi ricevuto dalla Grecia, senza preavviso, 6 traveller cheques da 500 euro ciascuno, di una nota società di “Joint Venture”, per un importo totale di 3 mila euro. Un guadagno che sembrava a portata di mano: avrebbe dovuto inviare il denaro ad una signora inglese, e trattener a titolo di commissione 450 euro.
I titolo di pagamento però erano falsi, quindi una volta incassati, la donna avrebbe scoperto di essere stata “gabbata” solo dopo 15 giorni, tempo necessario per l’accredito sul conto bancario.
Gli autori della truffa, su cui proseguono le indagini, rischiano condanne fino a 12 anni.