Presentati gli “Spazi di confronto”, la Messina alternativa a Cateno

di Michele Bruno – Una giornata calda ed assolata non soltanto per via del meteo. Si riscaldano i motori anche per la novità pronta a prendere il suo spazio nella politica cittadina.

Partiti politici, associazioni, movimenti che non condividono le politiche dell’Amministrazione De Luca, si sono unite per proporre un’alternativa politica, che però non è ancora un’alternativa elettorale. Almeno questo è quello che spiegano Domenico Siracusano (qui la sua introduzione), referente di Art. 1 Messina, e Armando Hyerace (PD).

“Non ci siamo posti sin da subito l’obiettivo delle elezioni, no ad accordi fatti tanto per farli” rispondono a chi lo domanda.

Qual è allora l’obiettivo? Viene spiegato che si vuole iniziare a coinvolgere associazioni e cittadini attraverso dei forum tematici di discussione, il primo dei quali sarà Venerdì 30 Luglio alla Passeggiata al mare, sul tema “Rigenerazione urbana, affaccio a mare e periferie”. 

Coinvolgere per fare cosa? E come verranno coinvolti i cittadini? Questa domanda l’abbiamo posta direttamente ai relatori e ci hanno risposto Massimiliano Milazzo di Volt Messina e Giuliana Sanò di Rete 34+.

“In una città in cui manca il coinvolgimento dei cittadini nella cosa pubblica, in cui siamo abituati a uomini soli al comando, come De Luca, – spiega Sanò – vogliamo provare a far parlare direttamente i cittadini. Questo è il metodo su cui siamo convinti, tra le basi comuni con cui oggi, dopo tante mediazioni, siamo riusciti ad essere qui. Parlare dei problemi delle periferie, dei cittadini, dei migranti, della Comunità Lgbt+, e di tutti coloro che oggi non sono ascoltati, non spetta a noi. Noi possiamo averne un’idea generale, ma sono loro che devono portare il loro vissuto. Questo sarà un punto di partenza poi su cui lavorare assieme a loro”. 

Sono questi i punti più toccati dagli interventi, su cui forze politiche e sociali di questa realtà, che occupa sicuramente lo spazio a sinistra della politica cittadina, hanno preso l’impegno di confrontarsi con cittadini e altre associazioni che vorranno partecipare ai forum:

Sviluppo sostenibile, inclusione sociale, periferie, lavoro, per creare un confronto che si opponga alla “assenza di programmazione da parte dell’Amministrazione”. 

Tra gli intervenuti Cristina Cannistrà, consigliera comunale M5S, che si è soffermata sulla dialettica dello scontro di questi anni e sul “pensiero unico, che non può fare bene alla Città”; 

Ivana Risitano, ex consigliera comunale di Cambiamo Messina dal Basso durante gli anni dell’Amministrazione Accorinti.

Un saluto anche da parte di Giovanni Mastroeni, segretario generale Cgil.

Ecco gli aderenti agli “Spazi di confronto”:

+ Europa, Articolo Uno Messina, Cambiamo Messina dal Basso, Liberazione Queer + Messina, MessinAccomuna, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Rete 34 +, Rete degli Studenti Medi, Unione degli Universitari, Volt.
 

Abbiamo intervistato anche due dei giovani al tavolo, Fabio Filocamo (clicca qui), di Liberazione Queer+ Messina e Damiano di Giovanni (clicca qui), di Unione degli Univeristari,

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